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Polignano
a Mare è una splendida cittadina arroccata su costoni che si innalzano
dalle limpide acque del mare Adriatico, impreziosita da suggestive
grotte carsiche tra cui la più spettacolare per grandezza, gioco di
luci e colori risulta la Grotta Palazzese.
La presenza dell’uomo
risale all’epoca neolitica ed è attestata dai ritrovamenti archeologici
nei siti di S. Barbara e dell’ipogeo Manfredi.
La presenza della dominazione romana è attestata dalla via
Appia-Traiana, che testimonia il dinamismo socio-economico dell’antica
cittadina. Aggirandosi nel centro polignanese si può notare l’influenza
culturale e artistica che nel corso dei secoli ha scritto la sua
microstoria.
Nel centro storico si accede
attraverso la Porta Grande oggi chiamata
"Arco Marchesale", che rappresentava l'unico ingresso alla città fino
al 1780, quando a sud-est del paese fu aperta la Porta Piccola. L’arco
Marchesale mostra ancora le guide in cui scorreva la grata, i cardini
delle antiche porte e un affresco cinquecentesco che rappresenta la
Crocifissione.
Superato l’Arco Marchesale, si giunge nella piazzeta
dedicata alla nobildonna, nonché scrittrice Fulvia Miani Perotti,
appartenente alla famiglia dei feudatari di Polignano, proprietari del
Palazzo Marchesale.
Frontalmente si osserva il Palazzo del Governatore, a sinistra il
Palazzo dedicato all’artista Pino Pascali dove è possibile consultare
l’ Archivio Pascali ed ammirare esposizioni artistiche di vario genere;
in Via dei Mulini è ubicata la Chiesa del Purgatorio nata sul sito del
Cimitero di San Martino.
Proseguendo, in Piazza Vittorio Emanuele II si ammira il Palazzo
dell’Orologio di origine medievale e la Chiesa Matrice. Quest’ultima,
sorta su un precedente tempio pagano, è in stile romanico pugliese e
conserva all’interno le opere di uno scultore rinascimentale pugliese,
Stefano da Putignano; dipinti databili tra il XV e il XVIII sec. e
arredi lignei.
Il centro storico si snoda in vicoli e viuzze che giungono alle
suggestive balconate che si affacciano a strapiombo sul mare offrendo
al visitatore un’incantevole vista sul mare azzurro.
Polignano
diede i natali al famoso cantante Domenico Modugno ,“ Mister Volare”,
di cui si può ammirare una statua bronzea sul lungomare a lui dedicato.
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- CONVERSANO
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CASTELLANA GROTTE
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ALBEROBELLO
- LOCOROTONDO
- MARTINA FRANCA
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CISTERNINO |
- EGNAZIA
- OSTUNI
- ORIA |
- TRANI
- CASTEL DEL MONTE |
- FASANO |
- TORRE GUACETO |
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Itinerario 1: CONVERSANO - CASTELLANA GROTTE -
ALBEROBELLO - LOCOROTONDO - MARTINA FRANCA - CISTERNINO |
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CONVERSANO
Non distante dalla costa adriatica e nel
cuore della subregione della Premurgia,Conversano custodisce e svela un
patrimonio artistico di rara bellezza che risale all’arrivo dei
Normanni nel 1054 quando Goffredo d’Altavilla, nipote di Roberto il
Guiscardo, fece edificare il Castello Normanno con pianta trapezoidale
e maestosi torrioni cilindrici e poligonali. Conversano porta i segni
del tempo e li svela partendo dalle antiche mura ciclopiche. Cuore
pulsante della città è la sua piazza che i conversanesi chiamano "Largo
della Corte" dove si stagliano la Cattedrale romanica, edificata tra
l'XI e il XII sec., il Monastero Benedettino e il Castello.
Quest’ultimo custodisce le tele di Paolo Finoglio artista secentesco. |
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CASTELLANA GROTTE
Nota
principalmente per il complesso carsico delle grotte, tra i più vasti
(circa 3 chilometri) e suggestivi d'Italia, Castellana Grotte offre un
paradiso sommerso in cui si possono ammirare le suggestive opere d'arte
frutto del lento defluire dell'acqua. Nelle profondità della terra
stalattiti e stalagmiti dai mille colori, fluorescenze d'alabastro,
laghetti sotterranei e la mano invisibile della natura offrono uno
spettacolo unico.
Castellana è ricca di palazzi gentilizi, chiese,
tra cui spicca la Chiesa barocca di San Francesco. |
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ALBEROBELLO
Conosciuta
in tutto il mondo per le sue caratteristiche abitazioni, Alberobello è
stato dichiarata dal 1996 Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall’UNESCO.
Un’antica tradizione fa risalire la nascita di Alberobello a
Giangirolamo II di Acquaviva (XVII sec.), il famigerato Guercio e Conte
di Conversano che obbligò i contadini a costruire capanne in pietra
perché esenti da tributi da pagare alla Corona di Napoli o per
riservarsi di farle abbattere in occasione di controlli da parte della
Commissione regia inviata da Napoli. I trulli furono costruiti a secco,
senza malta usando le tipiche “cianche” ricavate dalla pietra calcarea
del posto.
Alberobello nella sua parte più vecchia si divide in 2 rioni: Monti e
Aia Piccola dove si possono ammirare più di mille trulli. In cima al
primo rione si può visitare la chiesa di Sant'Antonio, anch'essa a
forma di trullo con grande cupola alta 21 metri e pianta a croce greca,
in città si può visitare il Trullo Sovrano, oggi adibito a museo e
luogo di incontri culturali.
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LOCOROTONDO
A
metà strada tra Alberobello e Martinafranca, in quella parte delle
Puglie conosciuta con il nome di Murgia, il viaggiatore vedrà apparire
all’orizzonte Locorotondo come una bianca cattedrale dominante la valle
d'Itria costellata di trulli. Locorotondo è borgo suggestivo capace di
accogliere il visitatore nelle sue caratteristiche contrade. Conserva
un monumento nazionale: la Chiesa basiliana della Madonna della Greca
(1100). Qui si può visitare il più antico trullo d'Italia: Trullo di
Marziolla (1509). Il “Locorotondo” è un rinomato vino DOC la cui
produzione è consentita nelle province di Bari e Brindisi.
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MARTINA
FRANCA
Città
delle Murge meridionali situata a 431 metri sul livello del mare,
Martina Franca fu fondata dai profughi tarantini in fuga per le
continue invasioni saracene del X secolo. La città si affaccia sulla
Valle d'Itria, toponimo che deriva dal ritrovamento di una antica icona
della Madonna Odegitria. La Valle d’Itria è una conca carsica
caratterizzata da un ridente paesaggio naturale costellato da trulli
delimitati da muretti a secco.
L'aspetto attuale della città risale
all'epoca di maggior sviluppo economico e risente dell’influenza del
Barocco leccese dominante nei palazzi nobiliari e nelle chiese, tra cui
spicca la basilica di San Martino, edificata su un precedente edificio
romanico. Tra gli edifici civici ricordiamo Palazzo Ducale, sede del
Museo naturalistico delle Pianelle, Palazzo dell'Università (1478) e il
bel Palazzo Stabile.
Il territorio della città produce un buon vino D.O.C.
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CISTERNINO
Anticamente
chiamato Sturnium fu dominato dai romani e fu al centro della seconda
guerra punica combattuta tra i Cartaginesi di Annibale e Romani nel 216
a.C..
Dopo il lungo periodo di pacificazione e sviluppo coincidente
con l'epoca imperiale, l'abitato fu distrutto dai Goti di Alarico
all'inizio del V secolo d.C..L'attuale abitato risorse ad opera dei
monaci basiliani i quali lo rifondarono con il nome di Cis-sturnium,
cioè al di qua di Sturnium, edificandovi una badia dedicata a San
Nicolò sul luogo dove sorge oggi la Chiesa Matrice.
In città si possono visitare la Torre medioevale Normanno-Sveva (XI
sec.) e la Chiesa Madre , il Palazzo Vescovile in stile rinascimentale,
il Palazzo del Governatore (XVI sec.), i palazzi Pepe e Cenci. Poco
fuori dell'abitato si può visitare la chiesetta romanica della Madonna
d'Ibernia (1100 circa).
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Itinerario 2: EGNAZIA - OSTUNI - ORIA |
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EGNAZIA
Situato
a pochi chilometri da Polignano, il Parco Archeologico di Egnazia
rappresenta una tappa fondamentale per chi volesse immergersi
nell’antichità più remota. Villaggio sorto nell’epoca del bronzo e
sopravvissuto fino alla fine dell’Impero Romano, conserva del periodo
messapico la necropoli, le mura megalitiche di difesa alte 7 metri che
si distendono per circa 2 km attorno al sito archeologico, tombe a
fossa, ipogei, mosaici ed un Museo che conserva numerosi reperti
archeologici. |
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OSTUNI
Solo
qualche chilometro dalla bellissima costa adriatica in cima ad una
collina solitaria sorge Ostuni, detta la Città Bianca per la
particolare colorazione delle case con la calce viva che la rende
visibile da molto lontano. L'uso della calce deriva dal periodo di
pestilenze ed è un buon metodo per dare luce alle strade incassate tra
le case addossate l'una all'altra. Ad Ostuni si accede attraverso Porta
Nova (XV sec.) e Porta San Demetrio (XIII sec.) che si aprono nella
cinta muraria la quale ha la particolarità di ospitare abitazioni
civili. Tra le chiese citiamo S.Giacomo di Compostella (XV sec.),
S.Maria Annunziata (1499), la sobria Madonna della Nova (1561),
S.Pietro (1659), la Cattedrale (XV sec.) con splendido rosone e la
colonna di sant'Oronzo nel centro della piazza.
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ORIA
La
fondazione di Oria, secondo Erodoto, avvenne quando un gruppo di
cretesi naufragò lungo le coste salentine non lontano da Oria. I
cretesi scelsero il colle più alto per iniziare la costruzione della
città in quanto da lì potevano ben controllare tutto il territorio
circostante. Diedero a tale città il nome Hyria. La città messapica di
Oria aveva contatti con tutte le più importanti città dell'epoca, sia
della messapia che città magno-greche. Il castello, costruito da
Federico II nel XIII secolo, è il monumento principale. Tra le chiese
spiccano per interesse artistico quella di San Francesco d'Assisi (che
qui passò in predicazione), S.Francesco di Paola (1580) S. Maria al
Tempio (XII sec.), S.Giovanni Battista e S.Domenico (1572). Fuori
dell'abitato da non perdere la visita alla chiesa di S. Maria di
Gallana lungo la via Appia Antica e quella della Madonna della Scala
(XIII sec.). Nella prima decade di agosto sui svolge il corteo storico,
costituito da circa 400 figuranti e vede i quattro rioni affrontare due
prove del tempo medievale. |
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Itinerario 3: TRANI - CASTEL DEL MONTE |
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TRANI
Splendido
centro abitato affacciato sul mare Adriatico in provincia di Bari,
Trani contagia il visitatore attraverso la bellezza del suo porto e del
suo immenso patrimonio storico architettonico.Il suo territorio fu
abitato con continuità fin dal Neolitico ma il centro attuale comparve
in epoca romana con il nome di Turenum lungo il tracciato della via
Traiana, probabilmente nel III secolo d.C.. Secondo la leggenda fu
invece fondata da Tirreno, mitico figlio dell'eroe omerico Diomede.
Arrivare a Trani, attraversarne il magnifico centro storico fatto di
pietra di Trani e palazzi, chiese, giungere fino al porto ed ammirare
il Castello federiciano che domina il mare, è un'esperienza
indimenticabile per ogni visitatore sensibile alla bellezza artistica.
La Cattedrale romanica, dedicata a San Nicola Pellegrino (1097), si
erge maestosa di fronte al mare divenendo punto di riferimento per i
naviganti. La visita non si può dire terminata escludendo il Palazzo
dei Dogi di Venezia e le sinagoghe della Giudecca, un tempo ghetto e
rifugio per gli ebrei. |
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CASTEL DEL MONTE
Non
lontano da Andria si può visitare il bellissimo Castel del Monte, opera
federiciana di cui si colloca ufficialmente la data di costruzione il
29 gennaio 1240 quando lo stesso Federico II imperatore volle che fosse
edificato, presso la chiesa di Sancta Maria de Monte, oggi scomparsa.
Il sito è dal 1996 entrato a far parte del Patrimonio dell'Umanità
protetto dall'UNESCO. Al di là del significato specifico del Castello,
la visita del luogo è imperdibile per le magiche atmosfere che riesce
ad evocare e per lo splendido panorama che si gode sull'altopiano delle
Murge. |
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Itinerario 4: FASANO |
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FASANO
Fasano
deriva dal Casale di Santa Maria di Fajano(Sancta Maria de Fajano),
fondato nel 1088 da una parte della popolazione che aveva abbandonato
le rovine di Gnazia, uno dei centri più importanti della via Traiana,
con il suo importante porto. Lo Zoo safari Fasanolandia di Fasano è
il primo zoo parco faunistico in Italia ed uno tra i più grandi di
Europa per numero di specie presenti. Accoglie infatti circa 1700
esemplari di 200 specie diverse, in una zona con macchia mediterranea
estesa per circa 140 ettari. Lo Zoo Safari di Fasano è organizzato in
più macroaree faunistiche. |
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Itinerario 5: TORRE GUACETO |
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TORRE GUACETO
La
Riserva naturale statale Torre Guaceto è una riserva naturale statale
situata sulla costa adriatica dell'alto Salento, a pochi chilometri dai
centri di Carovigno e San Vito dei Normanni e 27 km da Brindisi. Questo
tratto di costa, lungo sei chilometri, comprende un paesaggio dai forti
caratteri mediterranei che dal mare scivola oltre le dune, attraverso
la macchia mediterranea e le paludi, fino ad un uliveto secolare. Ogni
forma e colore del Parco é voluta e modellata dal mare. |
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